mi sono trovato in quelle lenzuola
addormentato
confuso speravo che iniziare ad aessere sincero potesse risolvere le mie paranoie e invece mi trovo con
le mani ancora sporche di sangue, ancora una volta colpevole del male che infliggo,
nonostante la mia disperata ricerca di capire me e capire le persone.
nonostante la mia disperata ricerca di capire me e capire le persone.
mi trovo di nuovo a voler sparire.
la fabbrica richiede manutenzione, mia madre richiede manutenzione.
vapore come aria, metallo come sangue, un bisogno di rimanere inefficaci per comprendere questa meccanica particolare, un costante spostamento verso la rottura per assecondarsi alla
perfezione del ciclo del tempo. Negli ultimi anni ho compreso la mia rottura, e comprendo altrettanto bene il bisogno di tornare al punto di origine del mio tempo, non più di aggiustarlo bensi di
seguirlo, di capirne il ticchettio, il movimento, l’andazzo, di precederlo.
Conoscere mia madre è come conoscere me stesso?
vapore come aria, metallo come sangue, un bisogno di rimanere inefficaci per comprendere questa meccanica particolare, un costante spostamento verso la rottura per assecondarsi alla
perfezione del ciclo del tempo. Negli ultimi anni ho compreso la mia rottura, e comprendo altrettanto bene il bisogno di tornare al punto di origine del mio tempo, non più di aggiustarlo bensi di
seguirlo, di capirne il ticchettio, il movimento, l’andazzo, di precederlo.
Conoscere mia madre è come conoscere me stesso?
macchina perfetta il corpo
meccanismo imperfetto il cuore
la madre di tutte le madri, ci dona il fuoco, il seme, sacrifica
come posso io ora, sacrificare me stesso?
chiedere perdono a me stesso di questa estenuante ricerca?
senza voler trovare
il sacro in
lei
in tutto
distillarlo
fino a
divorarlo
e dal miracolo più assurdo, dalla forma di odio più feconda, nasce la vita e l’amore più puro
nasce lei, la luce, per cui vale la pena vivere